Spaghetti alle cinque.
di Martina Rosella
(A volte, raramente, scrivo per commissione. E sono felice se rendo felice. Questa non è dedicata a un’amica ma è “per” un’amica)
Una rondine non fa primavera
E il tramonto di oggi fatico a chiamarlo “principio notturno”,
Tant’è che la meraviglia esala dallo specchietto retrovisore.
Le allodole cadono lente,
e mi hai reso migliore.
Le notti brave a far niente.
Loro incapaci, io no.
Faccio la cassa dei miei respiri
Perché il corpo è tempio,
ora lo so.
Mi sono offerta da bere,
che a volte, gli altri, i tempi,
li sbagliano sempre.
Lasciami dormire ora che ho sonno.
Dammi un segnale, uno soltanto.
Fa’ che la rondine annunci la primavera
Io ce la posso fare a sfatare i proverbi:
rovescerò la abitudini più radicate.
Sono talmente nuova che oggi ho deciso:
sto bene,
Spaghetti alle cinque.